Se vi dico birra, cosa vi viene in mente?
Esatto: un boccale dorato sormontato da una schiuma bianca, con quel profumo di cereali e fiori tipico di una bionda.
Ma se vi dicessi che esistono birre che profumano di speck, scamorza o salmone affumicato?
Probabilmente storcereste il naso.
E invece non solo esistono da secoli, ma fanno parte di uno degli stili storici della Germania meridionale, nati a Bamberga, in Franconia, poco distante dalla Baviera.
La più celebre è la Schlenkerla, prodotta dal XVIII secolo. Sono birre che dividono i bevitori come poche altre, ma restano un tassello fondamentale della cultura birraria locale.
Il malto viene essiccato sul fuoco di legno di faggio, e il fumo impregna i chicchi con un aroma unico e potente.
Una curiosità: il nome “Schlenkerla” deriverebbe dal verbo tedesco schlenkern, “zoppicare”, soprannome di un birraio rimasto zoppo dopo un incidente con un barile.
L’occasione di provarne una è arrivata durante una visita a Francesca, birraia del birrificio Mostodolce di Vaiano, sopra Prato.
La taproom si trova proprio all’ingresso del paese: tavolo lungo per fare amicizia, birre sempre fresche, buon cibo. Il classico locale che tutti vorremmo sotto casa.
Questa volta ho deciso di testare anche la cucina, attratto dalle ottime recensioni.
Uno stinco al forno, due birre fresche e la conferma: le recensioni dicevano il vero.
La Dami Fumè, la loro Rauch Märzen da 5,5 gradi, non era alla spina: l’ho presa in lattina e bevuta il giorno dopo.
Al naso offre esattamente quello che promette: sentori di speck, scamorza affumicata e un tocco di caramello. In bocca sorprende per la sua leggerezza, tanto che si lascia bere senza fatica.
Le birre affumicate sono tra le più particolari che si possano incontrare, ma regalano un’esperienza che vale almeno un assaggio.