Toscana | ITALIA

Selvapura, il gin toscano che nasce tra boschi secolari e sogni distillati

Dalle passeggiate nella Foresta di Vallombrosa al London Dry premiato tra i migliori di Toscana, la storia di Gioele Pietro Ciotola e della sua distilleria artigianale nel cuore di Reggello

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Selvapura, il gin toscano che nasce tra boschi secolari e sogni distillati

Dalle passeggiate nella Foresta di Vallombrosa al London Dry premiato tra i migliori di Toscana, la storia di Gioele Pietro Ciotola e della sua distilleria artigianale nel cuore di Reggello

Tosi è una piccola frazione del Comune di Reggello, in Toscana, ad una trentina di chilometri da Firenze. Nella Riserva Naturale della Foresta di Vallombrosa si ergono alberi imponenti e ve n'è uno in particolare che è stato nominato il più alto d'Italia. In questo luogo da favola comincia, proprio come una fiaba, prende vita l'avventura di Gioele Pietro Ciotola che lo porterà a realizzare una distilleria artigianale e un gin premiato tra i migliori della Toscana.

Già sommelier AIS e bartender mixologist in grado di creare e moderare i sapori, Gioele riporta indietro le lancette del tempo ad un momento che ha segnato le vite di tanti. E che per tanti è stato un punto di svolta. Come per lui. Mi racconta infatti che tutto cominciò all'epoca del Covid, quando il mondo era paralizzato e il tempo sembrava fermo, cristallizzato. Le lunghe passeggiate nella sua terra gli hanno fatto da ispirazione per dedicarsi al suo progetto, ovvero la coltura manuale delle botaniche di questo magnifico spicchio di Toscana e il pensiero di farne un distillato. Grazie a tutto ciò, ha potuto trasformare in realtà  quello che era sempre stato un sogno abbozzato.

Audace e determinato, Gioele inizia prima con la ristrutturazione di una casa antica che diventerà il fulcro della produzione dei suoi spirit.

Il passo più grande sarà l'acquisto di un alambicco da 50 Litri in rame che soprannominerà "Dante". Mi incanto davanti a Gioele che sembra un personaggio estrapolato da un quadro dei Macchiaioli: in tutto quello che fa c’è una connessione profonda con questi luoghi. Le botaniche endemiche, mi spiega, non sono solo un elenco di ingredienti ma la carta d'identità delle sue creazioni, unitamente all'acqua pura di sorgenti che sgorgano in questi boschi. Prodotti che permetteranno a tutti di essere in questi luoghi con tutti i sensi.

Il primo passo con cui Gioele si apre al mercato è il London Dry Gin Selvapura certificato bio: le sue botaniche sono composte da ginepro, rosmarino rigorosamente fresco, foglie di olivo, foglie di alloro, radice di iris fiorentina, lemon verbena e fiori di lavanda. Aromi e profumi che ti riportano in questi luoghi e ad essi ti legano, non solo per l’etimologia del nome. Non passa molto tempo che arriva il primo successo.

Selvapura Gin viene premiato tra i migliori 10 di Toscana dalla rivista specializzata "Eccellenza di Toscana" dell'Associazione Italiana Sommelier.

Da allora di strada Gioele ne ha percorsa tanta e il catalogo dei prodotti è stato decisamente allargato. Sono arrivate anche due grappe, una bianca che richiama un uvaggio a bacca nera ricco di profumi e molto floreale; una seconda col medesimo uvaggio, ma con una differenza sostanziale rappresentata dal passaggio in barrique di acacia toscana. Ancora la campagna toscana con le sue querce e le sue acacie, alla ricerca del completamento di un gusto che sia davvero unico, oltre che legato indissolubilmente al territorio.

Oggi in Selvapura si è cominciata a distillare anche una vodka da cento per cento grano endemico che farà due passaggi in impianto e verrà declinata in anfore di terracotta della vicina Impruneta - ove la maestria della sua lavorazione risale al Medioevo - e che darà una mineralità ed una sapidità senza eguali. La gamma si amplia ulteriormente con un amaro a base di mentuccia fresca, artemisia, lemon verbena, radice di genziana, rosa canina di bosco selvatica e foglie di fico selvatiche. Completano la filosofia aziendale, che oggi si apre a visite gratuite in un percorso di degustazione e introduzione alla produzione dei distillati, la dedizione verso il bio ed il packaging completamente plastic free, oltre a una cura estrema per le bellissime etichette in cotone naturale.

A volte è più facile scappare da posti ameni, ma questa storia ci fa capire che l'altrove Gioele l'ha saputo cogliere nel vero senso della parola. A casa sua.

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